Com'è fatto? Il clacson della Chetak Classic



 Esaminiamo un oggetto inconsueto: il clacson originale montato sulle Bajaj «Chetak Classic», importate in svariate unità nel nostro Paese durante gli anni '90.
L'avvisatore acustico si può annoverare fra gli elementi distintivi di questo modello; esso, infatti, è esposto (non è coperto dalla maschera frontale come sulla coeva «Chetak Electronic»).

La copertura esterna è in acciaio inossidabile; reca, al centro, il marchio «bajaj» e, sulla corona esterna, le diciture «JANAK» e «12 V. A.C.».
«Janak» è l'azienda produttrice, ancora esistente (link). Il clacson è alimentato in corrente alternata alla tensione di 12 Volt.




Sul retro troviamo il codice ricambio Bajaj: 06-20-1076.
La cassa posteriore è in lamiera zincata gialla. Sono presenti due viti, la cui funzione è bloccare i lamierini alloggiati all'interno, i quali costituiscono il corpo principale dell'elettrocalamita che attiva l'avvisatore.


La connessione elettrica si avvale di due faston maschi da 6,3 mm. Caratteristica, questa, comune alla maggior parte dei clacson 12V c.a. di questo formato (compresi quelli installati sulle Vespa «PX» prive di batteria).

La copertura anteriore è assicurata alla cassa mediante i soliti sei occhielli ribaditi. Essi misurano 4,5 mm (diametro esterno della sezione tubolare) e sono in ottone grezzo.
La maggior parte dei clacson Vespa ha occhielli simili, ma di diametro inferiore (4,0 mm) e trattati con nichelatura.



Il clacson in oggetto è stato smontato, pulito e verificato.
Per lo smontaggio, si procede con la rimozione degli occhielli. A tale fine, si monta su trapano una punta per acciaio da 5,5 mm (o simile); con delicatezza si rimuove la parte posteriore degli occhielli. Questi poi possono essere sfilati utilizzando un cacciaspine oppure un piccolo giravite piatto.

Così facendo, si liberano i tre componenti principali: la copertura, la cassa con l'elettrocalamita ed il diaframma in lamiera d'alluminio.

Su molti vecchi clacson, fra il diaframma e la cassa era posta una sottile guarnizione in carta. La sua funzione è quella di prevenire in filtrazioni d'acqua all'interno della cassa stessa. Infiltrazioni di questo tipo possono inficiare la funzionalità del clacson e innescare la corrosione della lamiera.
In questo caso, infatti, all'interno sono presenti delle macchie di ruggine.
Per evitare questo problema sono possibili diverse soluzioni; una di queste consiste nella creazione, utilizzando carta apposita, della guarnizione, sul modello di altri vecchi avvisatori. Questo, però, andrebbe ad alterare la distanza fra il diaframma ed i traferri dell'elettrocalamita.

Una soluzione preferibile, dunque, consisterebbe nell'applicazione di un sottile velo di sigillante siliconico (anche la pasta nera per motori è indicata) sulla superficie di contatto fra cassa e diaframma.
Così è stato fatto su questo clacson.

Da sinistra: la cassa col gruppo elettromagnetico (traferri, avvolgimento e connettori), il diaframma in alluminio sul quale è applicato un dischetto d'acciaio, la copertura in acciaio inossidabile.

Le ammaccature sono state eliminate e l'acciaio è stato lucidato a specchio.

La tracce di ruggine sono state rimosse ed il clacson è stato pulito in ogni sua parte. 
Il rimontaggio è stato effettuato posizionando nuovi occhielli, ribaditi e completamente appiattiti (come era in origine, su questi clacson indiani) usando un cacciapine piatto da 8 mm.

Ecco il risultato finale.

Il clacson rimontato.

Commenti

  1. Bravo Marco, come sempre un'ottimo lavoro molto ben dettagliato! Fammi indovinare, è il clacson della Chetak di Peppo? ;)

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  2. Non ci crederai, ma non è così! E' un clacson preso ad una mostra scambio (che posso farci, ma piaceva!) e che per smania ho revisionato.
    Come ho detto scherzosamente al Peppo: "E' iniziato il restauro della Chetak che ancora non ho!"

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    1. Eh eh! Un pezzetto alla volta ti prepari al restauro ;)
      Molto bella la Chetak classic, l'unica cosa che non mi convince troppo è il portaoggetti un pò...come dire...ingombrante!

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  3. Ciao, e complimenti per il post!
    Io ho una sprint del 65, ed una volta aperto il clacson, ho notato che tutti e due i magneti sono interamente coperti di ruggine. Mi sai dire come hai fatto per ripulire i tuoi?

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  4. Ciao Paolo, immagino che per 'magneti' tu intenda i traferri dell'avvolgimento. Non ti preoccupare per la presenza di ruggine. E' nella norma, considerando che i lamierini sono in acciaio nudo.

    Ti consiglio di togliere un po' di ruggine con carta abrasiva fine.
    Poi soffia con aria compressa e, inumidito con un po' di Svitol uno straccetto, ungi un po' i lamierini.
    La cassa è d'alluminio, perciò su di essa non troverai ruggine.

    Per riassemblare il tutto, ti consiglio di prendere carta per guarnizioni sottile (es. 0,4 mm) e fare una guarnizione ad anello da collocare fra la cassa ed il diaframma metallico.
    Una simile guarnizione c'era anche in origine, ma verosimilmente l'avrai trovata in pessime condizioni.
    Buon lavoro, per altre indicazioni chiedi pure.

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