Eicma 2014 - Piaggio e LML
Poche novità sostanziali per i vespisti: Piaggio presenta la PX Touring, mentre LML investe nelle automatiche. E rispunta la Star a telaio piccolo
Trentasette anni fa la kermesse milanese fu il palcoscenico del lancio di uno dei modelli di maggiore successo nella storia della Vespa: la PX. Si presentava nelle sembianze di una monumentale riproduzione, alta oltre tre metri, che magnificava - letteralmente - le forme della «Nuova Linea».
A distanza di decenni tante cose sono cambiate. In primo luogo la stessa sede della manifestazione, qualche chilometro fuori città. E' cambiato il gruppo Piaggio, che oggi è un colosso di proporzioni globali, detentore di svariati brand. E' cambiato il mercato e con esso la realtà del traffico veicolare.
Ma la PX è sempre là, presenza discreta ed appariscente allo stesso tempo: è quella di sempre, con poche misurate licenze tecnologiche, familiare a chiunque; eppure la si nota proprio per questo, per il suo resistere alle correnti che la dovrebbero far apparire come inesorabilmente obsoleta. Resta un progetto vecchio di quarant'anni e non si può affermare il contrario. Tuttavia ha pregi oggettivi che ancora oggi la rendono un mezzo appetibile non solo agli appassionati nostalgici.
Quest'anno lo stand del Gruppo Piaggio è in gran parte riservato al brand Aprilia, celebrandone il successo nel campionato mondiale SBK. La gamma Vespa si vede così ridimensionata nella rappresentanza al Salone: un esemplare per ciascun modello.
«Marcone» del Vespa World Club mi accoglie con la consueta ospitalità e mi racconta le ultime novità del gruppo Piaggio. Poi mi mostra l'esemplare della PX, baluardo della tradizione e «unica scelta» degli irriducibili del cambio al manubrio. La novità si chiama «Touring». Non è niente di alieno; si tratta di un allestimento speciale, in analogia a quelli proposti per le automatiche, caratterizzato un corredo di accessori, dalla sella di colore marrone scuro e dalla livrea specifica «Grigio Seta».
La sella si fa apprezzare per l'estetica davvero riuscita: la forma è quella della sella montata di serie sulle Euro 3, ma il materiale della copertura appare ricercato ed è impreziosito da una serie di termocuciture trasversali sulla porzione della seduta riservata al conducente.
Completano la dotazione il piccolo parabrezza, da anni proposto come accessorio, e due portapacchi che si fanno notare per le dimensioni piuttosto ridotte delle ribaltine. Una soluzione che probabilmente li renderà meno funzionali, ma certamente meno vistosi.
Resta discutibile il sistema di fissaggio del portapacchi anteriore, lo stesso dell'accessorio lanciato con la serie Euro 3. Non è provvisto dei classici ritegni superiori «da appendere» allo scudo; in luogo di questi due attacchi la cui applicazione richiede la foratura del nasello. Scelta a mio avviso alquanto discutibile, in quanto deturpa l'aspetto originale del mezzo, non tenendo conto della possibilità di togliere il portapacchi per montarlo solo quando necessario.
Anche l'esemplare esposto ad Eicma monta copertoni Sava: scelta dettata dalle tempistiche della fornitura - mi è stato spiegato - e che molti di certo non apprezzeranno, trattandosi di pneumatici che non brillano affatto per la tenuta. Auspichiamo un rapido ritorno alle valide Michelin S83... una garanzia per i Vespisti.
Non si rilevano altre novità per quanto riguarda la cara vecchia PX, che così prosegue il suo cammino sostanzialmente invariata, almeno sino al prossimo traguardo dell'omologazione Euro 4.
Da 9 novembre 2014 - EICMA 2014 |
Trentasette anni fa la kermesse milanese fu il palcoscenico del lancio di uno dei modelli di maggiore successo nella storia della Vespa: la PX. Si presentava nelle sembianze di una monumentale riproduzione, alta oltre tre metri, che magnificava - letteralmente - le forme della «Nuova Linea».
A distanza di decenni tante cose sono cambiate. In primo luogo la stessa sede della manifestazione, qualche chilometro fuori città. E' cambiato il gruppo Piaggio, che oggi è un colosso di proporzioni globali, detentore di svariati brand. E' cambiato il mercato e con esso la realtà del traffico veicolare.
Ma la PX è sempre là, presenza discreta ed appariscente allo stesso tempo: è quella di sempre, con poche misurate licenze tecnologiche, familiare a chiunque; eppure la si nota proprio per questo, per il suo resistere alle correnti che la dovrebbero far apparire come inesorabilmente obsoleta. Resta un progetto vecchio di quarant'anni e non si può affermare il contrario. Tuttavia ha pregi oggettivi che ancora oggi la rendono un mezzo appetibile non solo agli appassionati nostalgici.
Quest'anno lo stand del Gruppo Piaggio è in gran parte riservato al brand Aprilia, celebrandone il successo nel campionato mondiale SBK. La gamma Vespa si vede così ridimensionata nella rappresentanza al Salone: un esemplare per ciascun modello.
«Marcone» del Vespa World Club mi accoglie con la consueta ospitalità e mi racconta le ultime novità del gruppo Piaggio. Poi mi mostra l'esemplare della PX, baluardo della tradizione e «unica scelta» degli irriducibili del cambio al manubrio. La novità si chiama «Touring». Non è niente di alieno; si tratta di un allestimento speciale, in analogia a quelli proposti per le automatiche, caratterizzato un corredo di accessori, dalla sella di colore marrone scuro e dalla livrea specifica «Grigio Seta».
Da 9 novembre 2014 - EICMA 2014 |
La sella si fa apprezzare per l'estetica davvero riuscita: la forma è quella della sella montata di serie sulle Euro 3, ma il materiale della copertura appare ricercato ed è impreziosito da una serie di termocuciture trasversali sulla porzione della seduta riservata al conducente.
Completano la dotazione il piccolo parabrezza, da anni proposto come accessorio, e due portapacchi che si fanno notare per le dimensioni piuttosto ridotte delle ribaltine. Una soluzione che probabilmente li renderà meno funzionali, ma certamente meno vistosi.
Resta discutibile il sistema di fissaggio del portapacchi anteriore, lo stesso dell'accessorio lanciato con la serie Euro 3. Non è provvisto dei classici ritegni superiori «da appendere» allo scudo; in luogo di questi due attacchi la cui applicazione richiede la foratura del nasello. Scelta a mio avviso alquanto discutibile, in quanto deturpa l'aspetto originale del mezzo, non tenendo conto della possibilità di togliere il portapacchi per montarlo solo quando necessario.
Anche l'esemplare esposto ad Eicma monta copertoni Sava: scelta dettata dalle tempistiche della fornitura - mi è stato spiegato - e che molti di certo non apprezzeranno, trattandosi di pneumatici che non brillano affatto per la tenuta. Auspichiamo un rapido ritorno alle valide Michelin S83... una garanzia per i Vespisti.
Non si rilevano altre novità per quanto riguarda la cara vecchia PX, che così prosegue il suo cammino sostanzialmente invariata, almeno sino al prossimo traguardo dell'omologazione Euro 4.
Veramente bella la sella , ci starebbe bene sulla mia.
RispondiElimina