Se la chiave di accensione non gira...
Un amico ha acquistato una nuova Vespa - una PX125E del 1982 - e subito abbiamo notato che il blocchetto dell'accensione sul manubrio, benché provvisto della sua chiave, non girava.
Si tratta di un blocchetto riprodotto, assai simile, comunque, a quelli montati in origine da Piaggio (si noti, a questo proposito, il logo sull'impugnatura della chiave).
Balza all'occhio un dettaglio: la chiave pare non entri completamente nel cilindretto. Potrebbe essere questa, dunque, la causa del problema. Come vedremo, infatti, il motivo è proprio questo.
La chiave non entra completamente nel cilindretto. |
Non ci resta che procedere con lo smontaggio. Per prima cosa, occorre rimuovere il fermo che mantiene il gruppo serratura all'interno del corpo esterno.
Sfilato il gruppo serratura, dobbiamo disassemblarlo al fine di liberare il cilindretto vero e proprio. Per fare questo, rimuoviamo il piccolo anello di fermo, avvalendoci, per esempio, di un piccolo cacciavite. Prestiamo la massima attenzione, per evitare che l'anello salti lontano.
Ora abbiamo di fatto separato tutti i componenti principali del blocchetto chiave. Concentriamoci sul cilindretto.
Ecco il principio di funzionamento - invero di carattere generale - che caratterizza queste serrature: con l'inserimento della chiave, una serie di lamelle si spostano; perché il cilindretto ruoti nella sua serie, occorre che tutte le lamelle siano a filo. Nella foto seguente notiamo come questo non si verifichi, poiché la chiave non entra completamente nel cilindretto.
A questo punto sfiliamo le lamelle e le relative molle di contrasto, preoccupandoci di riporle nell'ordine in cui le abbiamo trovate, così da non dover fare poi una serie di prove al fine di ritrovare la giusta combinazione.
Le quattro lamelle, talvolta chiamate «cavalieri», con le relative molle. |
Conviene asportare anche il coperchietto in acciaio, così da verificare che sia tutto in ordine. Sotto di esso troviamo il tassello di protezione - che previene l'ingresso di corpi estranei - e la relativa molla di ritorno.
Per rimuoverlo, solleviamo con l'ausilio di un piccolo cacciate i punti in cui la lamiera risulta ribadita; infine, facendo leva pazientemente su più punti, rimuoviamo completamente il coperchietto.
In questo caso il cilindretto presenta qualche segno di ossidazione; questo probabilmente ha comportato il distacco di piccoli frammenti, i quali, caduti in fondo alla sede della chiave, ne impediscono il completo inserimento. Procediamo alla pulizia, sempre impiegato il piccolo cacciavite di precisione e soffiando all'interno del cilindretto con un po' di aria compressa.
Ecco i frammenti che impedivano l'inserimento completo della chiave. |
Verifichiamo, a questo punto, che la chiave entri completamente nel cilindretto. Per fortuna è così!
Per prevenire ulteriori ossidazioni, e per agevolare i movimento delle varie parti, è bene lubrificare accuratamente il cilindretto e le lamelle. Ho trovato particolarmente indicato, a questo scopo, il grasso siliconico: è idrorepellente e perciò è ideale per il nostro ambito d'impiego. Si trova normalmente in ferramenta e nei centri del fai-da-te, viene usato anche per lubrificare saracinesche idrauliche e valvole a sfera.
Il grasso siliconico è ideale per lubrificare queste serrature. |
Applichiamo il grasso senza eccessiva parsimonia. Certo, per qualche tempo la chiave potrebbe risultare un po' unta, ma questo è garanzia di efficienza nel tempo e ridotta usura.
Procediamo dunque con l'inserimento delle molle e delle lamelle, rispettandone l'ordine.
Verifichiamo nuovamente che la chiave arrivi a fine corsa e che, in questa condizione, le lamelle siano tutte a filo del cilindretto.
Rimontiamo il coperchietto e la «paletta» di chisura con la sua molla; per evitare questa possa staccarsi, ribadiamo nuovamente la lamiera in corrispondenza delle due nicchie ricavate sul cilindretto.
Inseriamo il cilindretto nella sua sede ed applichiamo il primo dischetto in materiale plastico.
Il gruppo serratura può essere già collocato all'interno del corpo esterno. In alternativa, questa operazione può essere eseguita per ultima.
In questo caso, eccolo già inserito nel corpo.
Riposizioniamo il fermo.
A questo punto, ricollochiamo la piastra rotante di contatto, avendo cura anche qui di applicare un po' di grasso soliconico.
Quindi posizioniamo la molla ed il secondo dischetto.
Comprimendo la molla, inseriamo l'anello elastico sul cilindretto.
Ed ecco qui, il nostro blocchetto è finalmente rimontato, revisionato ed in perfetta efficienza.
Possiamo quindi accertarci del corretto scorrimento della chiave sino al suo fine corsa; di conseguenza il cilindretto è ora libero di ruota e di aprire il contatto di massa, consentendo così l'avviamento del motore.
Blocchetto rimontato: si noti che la chiave ora è a fine corsa. |
Questa procedura può essere seguita anche qualora sia stata smarrita la chiave e si voglia ricrearla partendo da un pezzo vergine. Occorrerà dunque praticare la lavorazione della lama della chiave, adattandola alle lamelle, tenendo sempre presente che con la chiave inserita e a fine corsa la lamelle stesse non devono sporgere dal corpo del cilindretto.
Portachiavi vintage
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